Sola andata

Sola andata

martedì 5 gennaio 2016

Di paradisi artificiali e di inferni a basso costo

Ci vado già  da un paio di settimane. Ormai rientra tra quelle fasi cicliche alle quali non ho voglia di rinunciare, visto che con periodicità prevedibile vengo spinta da una forza oscura che mi impone di incamminarmi alla ricerca di luoghi dall'aura fiabesca, musiche celestiali, profumi orientali...il tutto restando comodamente a Milano.
 Questa volta il mio centro benessere me lo sono trovato a via Torino. Ci sta Marika, una deliziosa fanciulla pugliese che sa fare dei massaggi divini. Mentre mi accompagna nel mio universo parallelo fatto di nuvole, aria rarefatta e pura e ogni altra allucinazione possibile, mi racconta episodi di una età che fu anche la mia ma che ormai non so quasi più ricordare, mentre siamo in una stanzetta piena di bottigline, flaconi, scaldacera, trucchi...durante quell'ora mi fa un trattamento che si divide in due parti: nella prima mezz'ora mi passa una crema autoriscaldante che dopo dieci minuti di posa simula l'effetto di una fiamma ossidrica. Superare quella mezz 'ora per me è una prova titanica durante la quale mi ripeto che per godere del piacere massimo del massaggio successivo ho bisogno di quel tipo di supplizio. Altrimenti non vale. E niente, la sindrome che " le cose te le devi meritare perché niente è gratis" mi accompagnerà nella tomba.
Poi finalmente Marika ritorna, mi toglie dalla pellicola infuocata in cui mi aveva avvolto e mi fa un massaggio lenitivo che mi restituisce al mondo dei vivi felici di esserlo.

Non lo so perché tutti gli anni mi passa per la testa di fare queste cose illudendomi di vincere la mia sfida col tempo, le ossa incriccate, la circolazione problematica, la forza di gravità. Sta di fatto che io sono attratta da questi posti qua, mi lascio convincere dai "vantaggiosissimi pacchetti", dalle tisane di benvenuto, dall'armosfera rilassata e pacificata di questi luoghi pulitissimi, pieni di armonia creata ad arte, da quelle stanzette piccole e accoglienti, da quelle fatine rassicuranti, con i capelli lunghi lunghi e maledettamente giovani.

Poi ad un certo punto ho finito il mio trattamento doloroso e gioioso. Bacini di saluto, sorrisi, gratitudine. Mi sembra sempre tanto strano dopo tutta quella metafisica, ritornare in strada. Ero ancora intontita dal massaggio e mi sono trovata in una via Torino inondata da una umanità agguerrita e con gli occhi di brace. Ho pensato che qualcuno avesse appena urlato "scatenate
l'inferno".
E invece era solo il -50% piazzato come uno scudo fuori ad ogni vetrina.

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