Sola andata

Sola andata

mercoledì 2 marzo 2016

A che mi serve (nonostante tutto)

Cosa ho capito con il post scritto ieri, uno di quelli scritti con meno partecipazione e interesse da parte mia ma grazie al quale potrei entrare a pieno titolo nel pantheon delle blogstar, per quanto è stato letto come mai mi è successo prima.

1) Moltissimi colleghi sanno che esisto. Sto in un ufficio in cui non conosco praticamente nessuno, nessuno mi saluta e in pochissimi sono pure amici miei su fb....però quel post se lo sono letto tutti. Le strade della popolarità sono davvero misteriosissime

2) per chi non mi conosce premetto che sono una persona quasi sempre estremamente mite, dolce e rispettosa degli altri spesso fino al ridicolo. Per queste ragioni anche quando scrivo cose che coinvolgono altri non faccio mai nomi e quello che dico conserva l'ambiguità a la facile attaccabilita di chi sta parlando di faccende non provate da altro che dalla mia parola. Cioè tutto quello che dico è assolutamente confutabile e discutibile e soprattutto non ha mai delle volute intenzioni offensive. Questo non è bastato per il post di ieri, a causa del quale da oggi ho un collega simpatico che non mi rivolgerà più la parola. Mi dispiace un po' ...ma neppure più di tanto, date le premesse di cui sopra. Pazienza, anzi buono a sapersi se pure le persone di cui penso così bene mi liquidano con tanta superficialità 

3) Io scrivo perché ne ho bisogno. Ne ho bisogno per capire, per codificare le esperienze che non comprendo ma che mi comprimono quasi fino a scoppiare, scrivo per ordinare i pensieri che si accavallano e invece dovrebbero starsene in fila seguendo una sequenza logica che si sostiene da sola. Non scrivo per attaccare, scrivo per difendermi, per accettare, per immaginare un cambiamento. Non ci sta niente di narcisistico o pericoloso per la dignità di nessuno in questo

4) io non ho messo filtri ai commenti, se qualcuno ha da recriminare può tranquillamente farlo. L'idea  è anche e soprattutto quella di essere smentita nelle mie convinzioni. Chissà perché chi legge e critica poi non ci mette pure la faccia con il confronto diretto

5) quello di ieri è stato il mio unico post "cattivo" in cui intendevo in realtà non parlare male di qualcuno, quanto criticare un atteggiamento e un modo di fare che istigherebbero alla violenza anche un koala addormentato. bah...credo che sia tutta colpa del liberismo austriaco...sì alla fine mi ha convinto....

6) La cosa davvero curiosa è che quello che più di tutto mi ha spinto a scrivere con tanta continuità su questo blog, oltre al vero conforto della mia vita che è il cinema, è stata la necessità di raccontare dei miei fallimenti del cuore. Molto banalmente, come una qualunque ragazzina che crede di volere solo questo dallavita. E se oggi sono persino un poco contenta di non avere più il cuore in frantumi per amori mai esistiti ma perfettamente immaginati è soprattutto grazie a quanto me la sono raccontata... Ci ho rimesso decine e decine di post struggenti per capire che non è cosa mia. Non ci sarei mai arrivata "da sola"  E poi mi è bastato un solo post infarcito di qualche frase di odio, delle espressioni rancorose e la descrizione di un conflitto, per fare il boom di lettori...Barbara D'Urso direbbe che sono una povera dilettante lo ammetto....

Ecco, io ho capito queste cose qua. A me il blog serve, nonostante i rischi, i malintesi, i fatti miei esposti ai giudizi più svariati, le cose che provo e quelle che smetto di sentire come fondamentali...mi serve perché ho bisogno di pensare che quando ho messo qui dentro tutta la mia parte compressa, poi posso lavorare meglio su quello che rimane: il bisogno assoluto di essere una persona dolce, empatica, e affettuosa. Sempre e non solo quando mi viene facile.

il blog mi serve a questo. Nonostante ieri. Nonostante tutto. Nonostante me
  

2 commenti:

  1. il fatto è che, per quelli che non ci arrivano non esistono le prolunghe , puoi girare tutte le ferramenta della lombardia :)

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  2. Tesoruccio, chi ti fa arrabbiare? Sono stata 5 giorni senza il pc perché era in clinica e succede di tutto... non ho letto il post di ieri e anche di qualche giorno indietro. Dai sei ancora giovane , ti rifarai. Un abbraccio da chi ti ha conosciuto per poco ma che ti stima tanto. Angela

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