Sola andata

Sola andata

lunedì 7 marzo 2016

Da consumarci preferibilmente entro...(scadenze non scadenti)

Chi lo sa se c'erano arrivati tutti oppure anche per altri è una piccola chicca come lo è stata per me. Il fatto che la data di scadenza sulle bottiglie d'acqua stia in realtà ad indicare la scadenza della bottiglia, perché l'acqua non scade mai, mi ha stupito proprio tanto. E invece è solo l'involucro di plastica la parte che muore. Il contenuto rimane eterno. Un po' come ci raccontano che siamo fatti noi, con la nostra anima immortale contenuta in un corpo transeunte. Rispettare la data di scadenza della bottiglia significa preservare le qualità organolettiche dell'acqua, che altrimenti assorbirebbe le sostanze tossiche di una bottiglia che diventa altro man mano che passa il tempo. Quindi anche l'anima ad un certo punto deve separarsi dal corpo se non vuole che questo la contamini con tossine filtrate male. Abbiamo una data di scadenza che ci aiuta ad impedirci di perdere troppo tempo in un mondo che, senza un limite ultimo - nel quale dovremmo aver raggiunto il picco di saggezza - ci renderebbe tutti sia scaduti che scadenti. Va bene, ho capito, mi consumerò preferibilmente entro...

Devo resistere fino al 12 marzo, ma poi da quella data sarà la rivoluzione. Ci sta quella del l'oroscopo delle cinque del mattino che ci prende in pieno col mio segno. È così, ci prende fino quasi a spaventarmi e ormai credo che abbia dei poteri magici a prova di Leone. Ha detto piu o meno che fino al 12 chi lo sa se sopravvivo per quanta brutta aria mi tira addosso (se non mi vedete più scrivere sappiate che vi ho voluto tanto bene uno a uno...pure i colleghi che non mi hanno mai salutato ma che ormai sanno tutto di me). Io veramente una risposta a cui tengo tanto fino a farmi esplodere il cuore la starei aspettando e se proprio non deve arrivare lo facesse entro il 12 che poi mi vorrei rifare con un lungo periodo consolatorio...intanto l'attesa sta producendo tutte le tossine utili ad accorciarmi la data di scadenza.

Domani è l'otto marzo e dice che non era vera quella storia delle operaie morte in una fabbrica perché rinchiuse dal padrone. Ci fu un incidente in una fabbrica dove morirono degli operai (maschi e femmine) ma pare che non avesse nulla a che fare col caporalato femminile...
Le battaglie per la parità mi mettono sempre molta malinconia e non perché non mi senta io stessa fortemente discriminata, ma perché quando sento Che domani in nome di questa festa fanno il 40 per cento di sconto al conad solo alle donne che vanno a fare la spesa, o regalano un braccialetto alla coop solo alle donne che invece di andare ad ubriacarsi tra di loro tutto il giorno devono comprare le cipolle, io poi penso che certi regali finti e certe commemorazioni inventate anche no grazie...

Il considerare la donna al pari dell'uomo è per quest'ultimo uno sforzo culturale immane, che può comprendere solo una donna che almeno una volta ha preso uno schiaffo da lui, si è sentita dire "la donna deve fare la donna", o si è anche semplicemente sentita augurare "auguri e figli maschi". Non ci siamo per nulla e l'otto marzo serve solo a ricordarmelo meglio.

Io non compro l'acqua in bottiglia da un sacco di tempo. Mi piace quella che sgorga fresca e ossigenata direttamente dal rubinetto. Così non ho contenitori da buttare via e per tutto il resto ci sta il freezer che prolunga un poco la vita ma solo perché ne sta bloccando momentaneamente il processo ( che cosa curiosa pure questa). Come siamo strani nel nostro irrisolto rapporto col tempo. Qua tra date memorabili, date da dimenticare e date di scadenza mi pare quasi che la vita finisce e si consuma preferibilmente persino prima della sua naturale scadenza... Buon 8 Marzo a tutte voi. Io devo aspettare il 12



Nessun commento:

Posta un commento