Sola andata

Sola andata

giovedì 26 gennaio 2017

Centro benessere...e decentramento dei malesseri

L'appuntamento era alle 9:30. Non è la prima volta che faccio dei bellissimi massaggi in quel centro in cui fanno anche l'agopuntura e certe innominabili pratiche orientali con attrezzi impossibili da descrivere. Una volta mi hanno praticato un trattamento vietnamita basato su pressioni sulla fronte con una specie di rotellina in ferro. L'idea di fondo era simile alla riflessologia: ogni parte del viso corrisponde ad un preciso organo. Se c'è un malessere fisico il trattamento passa per il viso. Io credo a tutto, quindi il fatto di non aver avvertito alcun tipo di beneficio non mi pare un indicatore sufficiente.
Oggi invece ho fatto uno splendido massaggio bioenergetico. C'era un lettino riscaldato, una musica soave di sottofondo, una deliziosa fanciullla che mi sussurrava di rilassarmi e svuotare la mente. E poi c'ero io, che quando faccio queste cose mi immedesimo nella condizione di un neonato. Mi ha detto che sono incredibilmente contratta, che tutte le mie tensioni si concentrano sulle spalle, che ho le mani troppo fredde e persino qualcosa che non ho capito bene ai meridiani. Io la ascoltavo senza troppo turbamento durante quello stato di grazia fatto di olio di mandorle dolci caldo massaggiato sulla succitata schiena, quei profumi d'Oriente e la pace di una mattina di un giorno di ferie. Lo so che sono "aggrovigliata" e che tutte le tensioni me le lascio alle spalle, così poi quelle mi fanno male schiacciate da tutto quel peso.

Quando ha finito stavo divinamente. Mi ha offerto una tisana ayurvedica agli agrumi e alle 10:30 ero in piena armonia con l'universo.
Poi sono tornata a casa e ci stava un'ambulanza a metà di via mecenate, due soccorritori che facevano un massaggio cardiaco a una signora che giaceva sulla strada con la testa sanguinante. Mi sono spaventata molto e non ho avuto la forza di sapere come è andata a finire, però mi è sembrato così strano il mio benessere senza ragione di soltanto pochi minuti prima
Poi ho preparato un pranzo veloce, sfogliato un po' il libro di Sorrentino, ho ripensato alla magnifica serata di ieri e ho approfittato del sole per fare un giro al parco fuori casa in cui trascorro tutti i miei giorni d'estate e invece d'inverno mai un minuto. Ho scoperto che è bellissimo anche in questo periodo e mi è dispiaciuto non averci fatto caso prima. A volte mi distraggo troppo dalle cose che ho sotto il naso credendo, sbagliandomi, di conoscerle già abbastanza bene.

Poi è arrivato il 66 che mi ha portato dritta dritta a vedere il film che ha meritatamente fatto incetta di tutti i golen globe possibili. LaLa Land è un film sulla magia dei sogni realizzati a fatica e spesso a carissimo prezzo. Detesto i musical, ma questo è davvero qualcosa di assolutamente unico e imperdibile. Sono uscita dal cinema che mi sentivo di nuovo in armonia con l'universo, pure se il braccio mi fa ancora male, pure se le tensioni alle spalle non sono andate via con un colpo di massaggio, pure se a via mecenate si consumava un dramma che spero abbia avuto un epilogo positivo.
C'era il sole, c'era la mia panchina estiva al parco d'inverno, c'era uno splendido film. E frammenti differenziati di una splendida giornata qualunque.

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