Sola andata

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sabato 21 gennaio 2017

Io la vedo così...se apro bene gli occhi

Però adesso diciamola tutta. Perché sarà pure assodato che l'era Trump non avrebbe neppure bisogno di un suo inizio, uno sviluppo e una fine, poiché di fatto rappresenta  già una tragedia in sé, semplicemente come ipotesi a cui la sorte ha deciso di offrire la possibilità di concretizzarsi. Va detto altresì che Obama è stato una delle figure più carismatiche degli ultimi due secoli, ulteriormente valorizzato da una moglie che ne ha esaltato le "luccicanza" e la portata soprattutto simbolica del suo essere, in questa fase storica, l'uomo più potente del mondo. Anche se Trump fosse stato una brava persona non avrebbe avuto partita con un precedente simile. Cose del genere accadono anche coi Papi...credo...
Io sono tra quelli che hanno trovato l'amministrazione Obama in buona parte non all'altezza delle aspettative, ma questo è un fatto più che comprensibile in un'epoca come questa in cui le decisioni che dettano davvero la linea non sono prese da un solo uomo al potere (direi per fortuna) ma da una intricata e fitta rete di lobby dai cui meccanismi è per ora ancora impossibile sottrarsi. Gli dò atto però della coraggiosissima riforma sanitaria avviata. E infatti, guarda caso, è la prima cosa che Trump intende manomettere. Non sono un'indovina ma direi che il futuro non mi è mai sembrato così poco incerto come quello prossimo venturo.

Invece nel mio Paese, quello in cui ci sta la sinistra al potere, è successo che ad un certo punto si è deciso che ti puoi prendere la maturità pure se non hai la sufficienza in tutte le materie, forse ammettendo l'inutilità di raggiungere traguardi di eccellenza in una scuola impoverita, svilita, scollata dal mondo reale, non funzionale alla piena realizzazione di sé...se queste sono le ragioni allora condivido persino io il messaggio profondamente diseducativo che ci sta in questa specie di scuola-guida verso la mediocrità e la svalutazione della disciplina. Forse mi sfugge qualcosa, oppure davvero sarebbe il caso di pensare che la fase cruciale degli anni della formazione sarebbe magari il caso di investirla altrove. Un altrove che, al momento, non saprei proprio dove diavolo sia.


I cambiamenti radicali sono sempre una forma di stress più o meno complessa da gestire. Ci sono quelli bravi che sono capaci di trovarci dentro sempre delle opportunità, perché sono ottimisti e hanno degli elementi di controllo e di comprensione più efficaci per il presente. Poi ci sono quelli meno bravi che piangono e si arrabbiano ad assistere a un mondo di cui non comprendono i nuovi codici. Ma è così che si invecchia e ci si arrende allo smarrimento. Io credo che sarebbe potuta andare meglio (ma in realtà può sempre andare meglio quando si vive in un mondo imperfetto per definizione), ma purtroppo è andata così e a dirla tutta sono ancora ragionevolmente certa che l'America farà a modo suo i conti con quello che ha fatto accadere, consapevolmente o meno, proprio perché è ancora un paese abbastanza giovane e intelligente da poter trarre la giusta lezione da questo passo in forte retrocessione.

Oggi ho fatto un esercizio strano con il maestro di running. Ci ha fatto sollevare la gamba ad angolo retto e ci ha detto di stare in equilibrio il più possibile. Non era molto complicato trovare presto la posizione giusta per resistere a lungo. Poi ci ha detto di fare lo stesso esercizio ad occhi chiusi. Trovare l'equilibrio era infinitamente più complicato. E così ho pensato che non avere riferimenti precisi, dei punti di vista su cui focalizzarsi, vuol dire rimanere immediatamente indeboliti, non centrati.
 Chissà che si può fare davvero per incidere in quanto individui nella storia per provare a cambiarla. Forse ricominciare a pensare che la sufficienza non sia affatto sufficiente, che in fondo l'America non ha mai avuto dei buoni presidenti ma questo non le ha impedito di esssre anche un grandissimo paese, che quando io ero al liceo avevo una prof di lettere cosi impreparata e ciuccia che per paura di essere come lei studiavo tantissimo...anche questa è didattica efficace...
Il punto di vista sulle cose è ciò che fa davvero la differenza. Andrà tutto bene. Malgrado tutto. Io, quando apro gli occhi per trovare l'equilibrio, vedo solo questo. Altrimenti li chiudo e cado.







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