Sola andata

Sola andata

domenica 22 gennaio 2017

guardarsi e riguardarsi

- Il braccio ti fa di nuovo tanto male vero?
- Si, spero di non ripetere l'incubo della scorsa estate. Riprenderò con quegli strani esercizi e vediamo che succede. Poi ho prenotato un massaggio bioenergetico...sai quelle cose inutili a cui mi sottopongo prima di correre dal medico per iniziare una cura scientificamente attendibile
- E ieri gli allenamenti come sono andati?
- Hanno spinto troppo l'andatura e io ho resistito fino a tre quarti del terzo giro attorno al Sempione,  poi mi sono fermata completamente esausta. Davvero non ne avevo neanche un poco...
- E in generale? Come te la passi? Il colloquio/farsa lo tieni ancora in circolo?
- Del colloquio, figurati, mi frega meno di zero. Che vuoi che ti dica,  assecondo gli eventi, pure perché non ho al momento nessuna forza per contrastarli e poi non sono così intollerabili da giustificare strategie di opposizione. Mi piace non avere smanie di nessun tipo, di avere un po' di ansia che riesco a controllare benino, di dormire poco ma in fondo abbastanza. Mi piace il libro che sto leggendo e i film che sono andata a vedere in questo mese. Purtroppo mi sono tornati i geloni alle mani, nonostante i guantoni improponibili che non mi hanno protetto neppure quest'anno a dovere. Per ora le dita sono tanto gonfie, poi sanguineranno e non avrò pace fino a marzo. Ma tanto pure questa è questione già conosciuta.
- E il resto? Oggi hai scritto pure sul quaderno colorato. Erano cose che non avevi il coraggio di dire qui a tutti?
- Si, mi sono raccontata una cosa, perché ci sono faccende che solo a pensarle non le capisco. Le devo vedere a parole scritte, preferibilmente a mano
- E le hai capite davvero?
- Sì.
- E mi dici che cos'era? Almeno l'argomento in modo vago
- Ho ripercorso i momenti di una giornata particolare di cui mi ero scritta tutto la sera stessa. Poi ho deciso di ripercorrere gli stessi fatti a distanza di tanto tempo. E sai cosa è stupefacente? Sembra tutto un'altro racconto, una roba completamente diversa dalle impressioni "a caldo". È stranissimo se ci pensi. Esiste la verità dei fatti e poi quella delle tue personalissime sensazioni, che col tempo possono cambiare così radicalmente fino a restituire tutta un'altra storia
- Sono curiosissima. Dimmi qualche altra cosa
- Forse...un giorno...chissà. Mi devo ancora riprendere pure io da questa sorpresa.
- Va bene, sarò paziente. E poi hai tutti questi acciacchi che oggi ti lascio stare
- Eh...la verità degli acciacchi in effetti non si presta a grosse riletture dal loro primo proporsi al successivo rimanifestarsi. Sono sofferenze inutili come tutte quelle che non puoi reinterpretare creativamente
- Riguardati allora
- Per ora mi guardo. Poi magari mi riguardo anche...col tempo...


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