Sola andata

Sola andata

sabato 14 gennaio 2017

La fiducia del sabato sera

Come è bello stare fuori casa per tre quarti di un giorno freddo ma assolato a riprendere senza gradualità la vita di sempre, ritrovando gli amici adorati delle corse mattutine, a non avere alcuna voglia di approfittare dei saldi ma dirottare i tuoi desideri sulla musica stupendissima che esce tutta assieme nello stesso periodo: Mannarino, Brunori, Baustelle, Stato Sociale...cara Feltrinelli a domani mattina.
L'ultimo quarto di questo sabato italiano post napoletano è invece trascorso a ciondolare amabilmente in una casa che si lascia rimettere a posto in dieci minuti e a fare zapping su YouTube tube a cercare interviste e canzoni per innamorarmi definitivamente di Mannarino. Ci sono riuscita.

Mentre ripassavo mentalmente le mie liste della spesa e dei desideri realizzabili, ho pensato a quanto sia terapeutica l'allegria, pure quando uno se la costruisce a tavolino. Ripeto spesso che corro soprattutto per produrre gli ormoni della felicità e che cerco di farne un uso efficace allontanando tutta la tristezza di cui mi rendo facile preda. Lo faccio perché odio il vittimismo, mi annoiano le persone lamentose, quelle che ripetono continuamente che per loro è un periodo no e che alimentano aspettative senza mai fare qualcosa di utile per affrancarsi dal disagio. Forse faremmo bene ad includere nella nostra personale lista dei desideri un'appendice che contemplasse pure una lista dei "vade retro". E così stasera mi sono divertita a pensare a cosa mettere nella mia personale lista degli indesiderata. All'inizio ho avuto paura che risultasse tanto lunga e invece ho fatto fatica, forse perché in fondo se smetti di essere negativo poi tutto ti pare un'opportunità di crescita, un obiettivo o una sfida stimolante. Sono stata contenta di scoprire questo fatto, non era per nulla scontato. Alla fine i miei rifiuti psicologici sono questi:
- tollerare la lega e chi parla male di Napoli senza essere napoletano
- non poter fare nulla per impedire una cosa qualunque della televisione del pomeriggio...ma pure Piero e Alberto Angela come modelli di sapere superiore
- Sanremo
- la pigrizia
- la paura di non conoscere nuove persone "ispiratrici"

Ecco. In fondo poca roba e tutta mi pare più che ragionevole. Mentre scrivo ci sta Gramellini che confronta le certezze alla Zalone da posto fisso e la liquidità del mondo alla Bauman, quello fatto di assenza di regole in cui prosperano soltanto i criminali e la finanza. Io ho abbastanza anni e un background familiare che mi aiuta ad avere ben chiaro questo passaggio del certo che si fa incerto e potrei dire con ragionevole certezza che le cose assodate, sicure, fisse e immutabili, per quanto rassicuranti non hanno molto a che fare con l'idea di felicità che vogliono incarnare. E forse non è un caso che in questo istante la parola chiave sia Fiducia: non rileva quanto io mi senta al sicuro. Ha senso quanti desideri ho ancora voglia di realizzare e quanto sia breve la lista dei miei rifiuti che non posso modificare.
E poi ha senso starmene il sabato sera al caldo in casa ad ascoltare buona musica. E a fare e disfare liste desiderabili 

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