Sola andata

Sola andata

venerdì 13 gennaio 2017

Comprendere senza giudicare. O aspettare la saggezza del tempo

Ormai il treno è partito da un po'. Anche questo passaggio necessario da richiamo delle origini lo abbiamo assolto con piacere, divertimento, affetti, riposo, corse e letture forsennate come non riuscivo da tanto tempo. Sono stata benissimo. Ma ora si torna a Milano, con lo stesso piacere perché casa mia è pure quella e perché spero di fare cose nuove o perlomeno provare a vivermi quelle vecchie con tutto un altro spirito. Vedremo...

Mentre mi rilasso in questa carrozza semivuota mi ricordo degli assurdi fatti di cronaca che si sono avvicendati in sequenza così ravvicinata in questi giorni e mi sono chiesta cosa diavolo mi sfugga davvero della qualità di certi legami umani. Me lo chiedo perché ognii volta che tento di dare un giudizio sbrigativo su quello che non vivo direttamente mi ricordo di ripetere come un mantra la prima legge dell'antropologia "comprendere senza giudicare". 
Io non riesco a comprendere due adolescenti che pianificano un assassinio efferato di due genitori, per cui forse non avrebbe senso neppure sapere che è accaduto. E invece pare sia la fortuna del palinsesto pomeridiano di tutte le reti.
Vorrei non riuscire a comprendere neppure cosa passi per la testa di un'adolescente piuttosto sprovveduta che si ostina a credere che il suo fidanzato non le abbia da fuoco. E invece purtroppo in quel caso posso capirla, perché di dipendenza affettiva si può cadere vittima, quando si vuol bene a qualcuno al punto da perdere di vista se stessi e ogni difesa. Se si è giovani, romantici, poco sicuri di se', prima o poi il fenomeno di turno che se ne accorge e decide di divertirsi col tuo cuore arriva e fa di te ciò che gli pare. Credo che nel caso di questa ingenua ragazzetta manipolata, prima da un frescone e poi dalla D'urso, si possa ancora fare qualcosa. Glielo auguro di tutto cuore.

Un anno fa scrivevo un post entusiastico  su un film magnifico con Cate Blanchet, raccontavo di una mia necessità di cambiamento, parlavo di cose che mi facevano male. Mi facevano male perché non le capivo e non sapevo come fare a uscirne. Ma la regola del comprendere senza giudicare deve poter valere anche per me. E così ho piano piano compreso, pianto, elaborato il mio gigantesco equivoco emotivo, imparato a riderci sopra. E a non giudicarlo. Sui sentimenti nessuno può insegnare niente ad un altro. Su quelli sbagliati e fasulli poi...ci sbatti un attimo contro ed è fatta. Mammamia quanta fatica, quanto dolore, quanto cuore sprecato...

Ora torno a Milano. Quella vecchia voglia di cambiare mi è rimasta uguale identica.  Le altre me le sono fatte passare, assieme allo sconcerto inevitabile che sempre si accompagna ai sentimenti umiliati. Ma sono ancora qui, tutta intera a raccontarlo e quindi pare che davvero di cuore si muore solo se è malato o poco allenato ai colpi. Il mio mi ha detto che può sopportare questo e godere di tutt'altro. La Cate Blanchet sta per uscire con un nuovo film pure quest'anno e parè che sia ancora più strepitoso di quello dello scorso anno.
Comprendere senza giudicare. Per tutto quello che rimane da sapere chiedi al tempo 





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