Sola andata

Sola andata

mercoledì 25 gennaio 2017

Evoluzioni senza pretese da homo sapiens

Due giorni di ferie. Così, a metà settimana. Ieri sono rientrata molto tardi dagli allenamenti e mi sono riaddormentata credo intorno all'una. Non per questo mi è riuscito di alzarmi dopo le 5:30, però ugualmente sono molto riposata e contenta della giornata che mi aspetta con l 'immenso Nicoletti che ritorna al Mudec per una serata di certo unica sulla mostra Homo sapiens. Non mi frenerà di certo lo strappo al polpaccio che mi fa così male che mi dimentico pure della mia modalità malinconico andante in cui sono da quando ho deciso che questa è una fase tormentata. Il dolore fisico domina il mio presunto dolore esistenziale, quello nel quale mi piace sguazzare per giustificare la mia perplessità distribuita equamente su tutto quello che vedo e che sento. Quella di oggi ne è la mia prova empirica.
 In effetti gennaio e febbraio sono mesi banali, dove pure in mezzo alle tragedie, i Trump presidenti, le barbare d'urso...alla fine sempre di Sanremo si deve finire a discutere. Fa così freddo che i muscoli rimangono contratti pure se corri due ore, le idee nuove faticano a prendere forma, la voglia di rimanere a casa spalmata sul termosifone a vedere video divertenti di cuccioli prevale su qualunque forma di socialità. Per fortuna ad un certo punto mi ricordo che il mondo fuori dal mio bilocale mi interessa ancora tantissimo. Soprattutto se sono in ferie, se mi ricordo di ridere dei miei recenti inutili dolori, di avere ancora dei buoni amici, di non rassegnarmi mai a comprare cibi pronti, di ascoltare musica che ancora mi emoziona. Di andare da Nicoletti con il mio invito personalissimo.

Io non ho mai avuto whatsapp e non mi interessa averlo, tremo all'idea di essere inserita arbitrariamente in qualche gruppo o di messaggiare continuamente con amici o potenziali amori. Mi basta l'appassionato uso di fb e la moderata ma a mio avviso sacrosanta irritazione che provo verso tutti quelli che dicono "buonanotte/buongiorno amici belli" (orticaria!). Mi riesce ancora di valutare la differenza nella qualità dei rapporti tra le differenti forme di frequentazione reale/virtuale e vorrei non perdere questa fondamentale percezione. E così ho capito quanto sono capace di diventare asocial pure sui social...sono incorreggibile...

L'anno scorso in questi giorni ero a Napoli, c'erano delle belle giornate di sole e io mi allenavo poco allegramente e ancora da sola, vivevo in una sorta di limbo autoprodotto e non avevo combinato ancora guai. Oggi sono a Milano, c'è una bella giornata di sole e per fortuna un po' di cose sono cambiate. Tra un'ora uscirò da questa casa abbastanza in ordine, comprerò il libro di Sorrentino, camminerò col mio polpaccio fuori uso per circa cinque chilometri e farò lunghi respiri di sollievo per tutto ciò che non è stato.
E poi andrò da Nicoletti. Stavolta da sola. Sarà stupendo come sempre. Lo so.






Nessun commento:

Posta un commento