Sola andata

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mercoledì 23 settembre 2015

Milano. Così vicina così lontana

Tempi duri per i meteopatici. Pieno inverno oggi, piena estate ieri. Se non altro possiamo sperare che sia finita l'epoca del "ti devi vestire a cipolla", similitudine peraltro che non ho mai trovato veramente efficace...

E' stata una estate bollente durante la quale ho sofferto davvero tanto. Ma l'inverno mi spaventa molto di più, visto che da anni soffro di un disturbo particolarmente odioso per il quale quando fa molto freddo mi si riempiono le mani di geloni che poi si rompono e le ferite non rimarginano fino a quando le temperature non diventano miti. Tremendo, ma ormai me ne sono fatta una ragione.

Oggi ho fatto domanda per cambiare attività e soltanto dopo l'invio della richiesta ho scoperto che la sede di lavoro sarebbe a Roma. Chissà cosa avrei fatto se me ne fossi accorta prima di inviare la richiesta? La mia ansia di cambiamento si scontra con la mia paura di allontanarmi dalle mie certezze consolidate, pure se ormai non mi procurano alcun vantaggio o se mi fanno star male come il mio appuntamento coi geloni. Però in fondo stanno lì, innocue, a dirmi cose che già so.
In realtà non ho alcuna speranza. I posti sono pochi e il lavoro sarebbe troppo bello per essere mio. Ma quella richiesta inviata stamattina in quasi tutta incoscienza e che potenzialmente potrebbe riservarmi una sorpresa tanto rivoluzionaria, mi ha procurato una strana euforia.
"Lucia, hai appena spedito l'interpello alla sede centrale"
"Si. Sarà in via Moscova..."
"No Lucia. È a Roma. E se ti chiamano che fai?"
"Che faccio...hai visto che lavoro figo? Mi hanno persino chiesto se tengo un blog, se mi interessano i social media e gli eventi. Non lo so, ma mi pare che sia una roba che possa riguardarmi. Che faccio...faccio le valige e vedo come mi trovo a Roma. Hai visto mai che i geloni là non mi vengono..."
"Ma perché? Non ti è piaciuto stare a Milano?"
"Milano ad oggi è la mia città del cuore. Ne sono innamorata perdutamente. Non ci sta niente che faccio in questa città che non mi piaccia. Ma ahimè non mi è riuscito di creare nessun legame forte, fortissimo come lo vorrei io. Mi ha riservato solo rapporti sfuggenti, spesso profondamente deludenti, e so per certo che non è stata solo colpa mia. E poi non ho trovato nessuno che mi costringesse a restare. Può anche bastare come motivazione alla partenza"
"E pensi che altrove sia diverso?"
"Penso che provare a innestarsi in realtà diverse possa generare delle cose nuove. Non è una fuga da qualcosa. È, o meglio sarebbe, un andare verso qualcos'altro...che per fortuna è meno prevedibile dei miei geloni"
"Allora buona fortuna"
"Eh, grazie, coi geloni ce ne vuole parecchia..."




3 commenti:

  1. Lucia, prima di trasferirti a Roma ..incontriamoci almeno una volta. Ha ha ha

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  2. Angela! Anche tu ci sei! Ma certo, spero con o senza una eventuale mia partenza! :)

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  3. Sarebbe in ogni caso un passaggio impegnativo!

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