Sola andata

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venerdì 17 luglio 2015

Il "calcolo combinatorio" (... la matematica applicata ai cuori non sa contare...)

Comincio dalla fine. Ho passato una serata bella bella, divertente, partita da subito con i toni giusti e tanta leggerezza.
Da questo bizzarro incontro, audacemente combinato dalla mia amica folle, non ho incrociato l'uomo della mia vita, come realisticamente già sapevo, ma una persona interessantissima, con un lavoro fighissimo beato lui, con un vissuto piuttosto travagliato sentimentalmente (...ahiahiahi...ora mi spiego tante cose sul tentativo della mia amica...).

Ci ha portato a cena in un ristorante pugliese dove credo di aver mangiato le orecchiette più buone di sempre. L'atmosfera  è stata rilassata da subito, forse perché in questi incontri a sorpresa credo che tutto si decida nel primo istante, superato il quale sai già da che parte ti sei posto. Se ti senti subito a tuo agio puoi avere ragione di pensare che non stai vivendo un colpo di fulmine, ma hai di fronte una persona per bene, che hai fatto bene lo stesso ad accettare, che hai scoperto un ristorantino dove di certo ritornerai, che finalmente hai capito di cosa cavolo si occupi un project manager.

Io avevo un bel vestitino che non mettevo ormai da tempo, i tacchi che erano lì a ricordarmi che sono già abbastanza alta, il rossetto che non metto mai. Mi ha fatto piacere aver dedicato del tempo a questa cura. In questa fase avevo adottato un atteggiamento volutamente minimal sul piano estetico, sia per ottimizzare il tempo della mia preparazione, sia perché in fondo mi sono stufata degli orpelli e di certi taciti tentativi di voler piacere agli altri con degli stratagemmi. Ma è bello concedersi delle occasioni per farlo ancora, per scoprire come basti così poco per apparire subito diversi e come questo incida anche su corde più profonde. L'apparenza può contare qualche volta.

Ecco. Tutto bene. Grazie alla mia amica, che nel suo "calcolo combinatorio" forse non c'ha proprio preso, ma mi ha regalato una bella serata. E un pomeriggio "preparatorio" ricco di immaginazione e cure di bellezza che altrimenti non mi sarei concessa più.

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