Sola andata

Sola andata

sabato 23 maggio 2015

Gap gender. O qualcosa del genere...

Alla radio sto ascoltando una trasmissione in cui si parla del solito virtuoso ed evoluto Nord Europa in cui la parità di genere è talmente applicata alla lettera, che i bambini -tutti- fin da piccoli imparano a cucire, lavare, usare il trapano e tutte quelle pratiche che li rendono individui autonomi. Nessun uomo considera scontato che la propria donna si occupi da sola delle faccende domestiche e ogni donna sa fare lavori di idraulica o può ambire a lavori di alta responsabilità pur avendo famiglia e figli.

Ecco. Nella mia fallimentare esperienza nei rapporti con l'altro sesso, la cosa che ho sempre avuto cura di notare è questa: il 100% dei ragazzi che ho frequentato ha sempre dato assolutamente per scontato che io dovessi preparare da mangiare per loro, lavare i piatti da sola e che questo sia una cosa del tutto normale. Ed è stato ancora più malinconico  quando si facevano scrupolo dei miei sforzi solo ai primi appuntamenti...e poi invece più nulla, anzi atto dovuto.
Alla fine ho sempre pensato che la decrescente stima che ho provato per gli uomini che ho frequentato affondasse le proprie radici in questa faccenda qua. Ad un un certo punto mi ritrovo a previsualizzarmi come la sguattera di un pantofolaio apatico ed egoista, incapace di apprezzare la propria donna, attento agli spiccioli....

E così in un scatto di orgoglio, apro gli occhi, smetto di preparare pranzi, le cose "stranamente" cambiano. La pacchia finisce. E pure le frequentazioni.
A questo punto la mia prova d'esame si conclude. Capisco, ancora una volta, di non aver perso nulla. Un po' mi dispiace e un po' mi dico che l'ho scampata bella....

Mi chiedo perché non ho mai pianificato un viaggio nel Nord Europa. È evidente che l'uomo della mia vita solo da quelle parti può stare.


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