Sola andata

Sola andata

mercoledì 27 maggio 2015

Rimanere Desigual a se stessi

Come funziona veramente quel meccanismo per cui una roba che ti piace tantissimo fino all'ossessione, ad un certo punto non ti interessa niente niente più?
No. Per una volta tanto non mi riferisco a quella strana pratica umana chiamata relazioni sociali. Sono sicura che prima o poi troverò il modo di trovare pure quella una faccenda naturale anche per me.
 No, mi riferisco a certi cambiamenti piuttosto incontrollabili, imprevisti e inspiegabili che ad un certo punto pare stravolgano dei percorsi ormai ben solcati. Ecco cosa mi è accaduto.
Credo di aver dilapidato il frutto di una un'infinità di ore/ lavoro per comprarne così tanti, visionato per mesi e mesi ogni cambio vetrina  di Corso Buenos Aires, contemplato con estatica ammirazione tutti i  cataloghi. Sono stata una Desigual addìcted. Credo che alcuni dei modelli acquistati non siano stati ancora indossati neppure una volta. Una vera ossessione. Di cui oggi non c'è più alcuna traccia. Sono mesi che metto solo t- shirt nere e jeans.
Credo che sia una specie di reazione fisica dopo tanta bulimia di colori e di flowerpower fasullo e finto povero.
Mi vesto come  mi vestivo quando avevo vent'anni, ma non me ne sono resa conto subito. Non è giovanilismo. Al contrario, è presa di coscienza. Vedere tutti quegli abitini, con troppi colori, troppi fiori, che tanta soddisfazione mi hanno dato, e ora più nulla, e' un po' come ritrovarmi a riprendere i libri letti all'epoca, la musica ascoltata allora...e ricordarmi che non ero poi tanto male.
Cosa sia successo nel frattempo e fino ad oggi in parte mi sfugge e in parte non mi serve.

La maglietta che porto ora me l'hanno regalata il mese scorso quelli di radio due. Se avessi avuto vent'anni me la sarei tirata alla grande. Non vedo cosa mi impedisca di farlo oggi

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