Sola andata

Sola andata

venerdì 22 maggio 2015

Se Maggio facesse il suo lavoro....

Quando sono venuta ad abitare a Milano ho trascorso tre mesi da una anziana signora che era appena stata lasciata dal marito dopo quaranta anni di matrimonio. All'epoca la cosa mi turbò moltissimo, poi ho invece scoperto che è un fenomeno sempre più diffuso. Quello che però all'epoca mi colpì davvero era l'atteggiamento di quella donna. Mi raccontava che erano ormai moltissimi anni che la loro unione non aveva alcun senso e  quello che davvero le faceva rabbia e la mortificava era non aver preso lei la decisione per prima.

Mi sono ricordata di questa cosa quando ho ascoltato nel pomeriggio un'intervista a Ozpetek che raccontava un episodio analogo ed aveva più o meno le mie perplessità. Poi parlava del suo idillio d'amore che resiste ormai da quattordici anni e di cose correlate con l'argomento, tipo la necessità degli affetti per esorcizzare la morte.

Cosa spinge due persone che non si amano a stare assieme per quasi tutta una vita, per poi pentirsi negli ultimissimi momenti pensando di poter rimediare agli errori? E poi rischiare di morire soli.
Quanto coraggio ci vuole ad ammettere un errore prima che sia tardi? E quanta paura si deve provare nell'ammetterlo quando ormai non ha più senso?

Sarà che ho ancora in circolo quel capolavoro di Sorrentino, che non parla esattamente di vecchiaia e  di rimpianti. Parla coscienza di se' in quanto individui che si compiono solo con l'appartenenza, con una qualche forma anche folle di declinazione affettiva. Con l'amore.
Poi ci stava pure una parte molto interessante su noi mancini che non mi ricordo alla lettera, ma che faccio mia lezione di vita...una roba sulla necessità per noi di essere "distorti" che sennò le cose non
ci vengono bene. Ma questo vale solo per noi che siamo sempre "contromano"....

Oggi mi sembra Novembre. Se Maggio si comportasse da Maggio, penserei a tutt'altro.  Me ne sarei andata ai Navigli che oggi comincia piano city. 

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