Sola andata

Sola andata

mercoledì 6 maggio 2015

Se non è amatoriale non è. Con tutto il mio cardio

Ci devi mettere cuore. Così mi diceva uno che voleva che provassi gusto nello sforzo e nella difficoltà. Mi diceva che non c'era modo di decidere di non mollare quando si è troppo stanchi per trovare la voglia di andare fino in fondo. Il cuore.
Pure se non c'è lo metti i risultati possono arrivare, ma non è la stessa cosa....
Io non credo nella retorica dell'averci provato. Per me i risultati contano e se faccio una fatica io pretendo un ritorno del mio investimento in fatica che sia più che proporzionale. Però se quello che fai ti è soltanto utile e non anche interessante...eh beh...quanta desolante malinconia...
Quando ho cominciato a fare sport, lo facevo solo perché garantiva una bella forma fisica e questo me lo rendeva una pratica ostile e terribilmente faticosa. E così un giorno ho provato a non considerarlo un mero bruciatore di calorie, ma piuttosto nella sua accezione "filosofica". Lo sport come progressivo superamento dei propri limiti, come spinta verso un altrove"mistico". Lo sport come "motivatore" per affrontare il quotidiano con uno spirito diverso. Mi chiedo come farei oggi, senza tutta quella dopamina che mi mette in circolo e che mi rende tollerabile praticamente tutta la mia vita da sveglia. Ci vuole cuore. Un cuore sano che regga la fatica e un cuore appassionato che riesca a benedirla tutti i santi giorni

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